Coltivazione: come fare orto

Iniziare a fare l’orto è una bella avventura alla portata di tutti, con un sacco di effetti positivi. Per imparare come coltivare l’orto con metodi naturali potete leggere le guide di Orto Da Coltivare, che di seguito trovate raccolte argomento per argomento. Dalla concimazione alle semine, fino alla raccolta seguiamo passo dopo passo la realizzazione di un orto familiare con tutti i consigli che possono servire a chi è inesperto.

Il terreno

Come prendersi cura del terreno dell’orto: elementi nutritivi, misurazione del ph e lavorazioni ottimali.

Il terreno dell’orto biologico

L’agricoltura biologica prende esempio da quello che succede in natura: se le piante sono in grado di autoregolarsi per avere un terreno sempre fertile occorre imitarle. In un bosco le foglie cadono a terra e vengono mangiate dagli insetti, decomposte da batteri aerobi e trasformate in humus. Così nell’orticultura bio dobbiamo saper apportare sostanza organica e lavorare il terreno senza romperne gli equilibri.

Per capire come fare al meglio un orto biologico bisogna quindi partire dal prendersi cura del suolo, analizzando il terreno in modo da sapere come lavorarlo per renderlo coltivabile al meglio.

La fertilità e la corretta strutturazione del suolo sono elementi cruciali per una corretta coltivazione dell’orto e del frutteto. Nel metodo biologico questo è doppiamente importante: rinunciando all’uso di prodotti chimici tossici si scommette sull’azione dei microrganismi che risiedono nel suolo. Una terra drenante e sana consente di prevenire la maggior parte delle malattie delle piante.

La concimazione

Come mantenere fertile il terreno in modo naturale: guida alla concimazione bio.

Come concimare l’orto biologico

Una corretta concimazione migliora il terreno dell’orto, rafforza le piante e aumenta sia la quantità che la qualità del raccolto. Ma come si concima l’orto biologico? Il discorso è lungo e complesso, se avete tempo proviamo ad affrontarlo insieme, per chi ha fretta metto subito i principali concimi organici utilizzati in agricoltura biologica…

  • Letame
  • Compost
  • Vermicompost vagliato
  • Humus
  • Stallatico
  • Pollina dal letame delle galline
  • Guano di cormorano
  • Cenere per concimare
  • Lupini macinati come concime
  • Cornunghia fertilizzante
  • Farina di sangue
  • Farina di ossa macinate
  • Litotamnio
  • Stallatico pellet per concime fai da te
  • Liquido Fai da te
  • Fondi di caffè
  • Concimazione solabiol per le radici
  • Natural Booster
  • Zeolite
  • Concimi liquidi
  • Micorrize
  • Suolo con microrganismi
  • EM (microrganismi effettivi)

Perché si concima l’orto

Gli elementi nutritivi. Concimare significa fornire alle piante gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno per crescere, questo vale tanto per l’orto quanto per gli alberi da frutto, su Orto Da Coltivare trovate un articolo su come concimare il frutteto. Tornando agli ortaggi, le sostanze principali di cui le orticole hanno bisogno sono tre: azoto, fosforo e potassio. Ci sono poi molteplici microelementi che sono comunque fondamentali per lo sviluppo della pianta, tra questi ad esempio ricordiamo il calcio, il ferro e lo zinco. Per approfondire conviene leggere la guida agli elementi nutritivi del terreno di Orto Da Coltivare.

La concimazione. Tutti questi elementi si trovano già in natura e sono presenti in quantità diverse in ogni terreno. coltivando l’orto si rischia di sottrarli anno dopo anno impoverendo il suolo sempre di più. Per questo motivo l’orticoltore deve intervenire con la concimazione, apportando le sostanze utili. Più il terreno viene sfruttato dalle piante orticole e più occorre concimare, ci sono ortaggi che richiedono più fertilizzante, altri meno esigenti.

Non solo nutrimento. Utilizzando concimi organici come il letame, il compost o l’humus di lombrico non ci si limita a fornire elementi utili alle piante, si ammenda il terreno migliorandone la struttura. La materia organica che si incorpora al terreno lo rende più soffice da lavorare e migliora la sua capacità di trattenere l’acqua, diminuendo il bisogno di irrigazione.

Quali concimi utilizzare nell’orto biologico

Orto Da Coltivare è un sito che parla di coltivazione biologica, non verranno citati fertilizzanti chimici ma solo prodotti naturali.

Autoproduzione del concime. Se state decidendo quale concime usare vi consiglio per prima cosa di privilegiare i fertilizzanti che possono essere autoprodotti o che si trovano a chilometro zero. Se avete animali o se siete vicini a una stalla o maneggio sarebbe sciocco andare a cercare un concime diverso dal letame. Inoltre tutti hanno scarti di cucina o sfalci del prato: fare il compost è sempre un’ottima idea, per ragioni ecologiche ed economiche. Utilizzare i lombrichi per il compostaggio è un ulteriore miglioramento che mi sento di consigliare. L’idea che la fertilità dell’orto prenda vita da materie di scarto, come il letame animale, i rifiuti organici compostati, i fondi di caffè o la cenere di legna, è meravigliosa. Fabrizio De Andrè cantava giustamente “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, l’orticoltore mette in pratica.

Concimi a lento o a veloce rilascio. Ci sono concimi che mettono subito a disposizione della pianta le sostanze, altri che le rilasciano nel corso del tempo. I consumi a veloce rilascio hanno il grande vantaggio di esser subito “operativi” ma le piogge possono dilavarli più facilmente. I consumi a lento rilascio invece hanno un effetto più graduale e duraturo. Tra le sostanze fertilizzanti organiche ad esempio il pellettato di pollina, guano o stallatico è a rapido rilascio mentre cornunghia, farina di ossa e lupini sono graduali. Letame, compost e humus in genere sono un’ottima via di mezzo.

Attenzione che il concime sia maturo. Se il concime non è pronto può dare molti problemi all’orto, un tipico errore è quello di utilizzare letame o compost non maturi. Alcuni processi di decomposizione attivano l’azione di microrganismi che possono rivolgersi anche contro le radici delle nostre piante, per questo il compost o le deiezioni animali devono essere tenute a maturare in cumulo per alcuni mesi e solo in seguito si possono utilizzare. Mettere letame fresco nell’orto può provocare malattie e moria delle piante.

Il miglior concime del mondo. Il miglior concime naturale a mio avviso è l’humus di lombrico. L’humus è una sostanza piena di vita al suo interno, ricchissimo di nutrimenti e proprietà benefiche per le piante, con un ottimo effetto ammendante. Consigliatissimo in particolare per “riattivare” terreni troppo sfruttati e per fare il terriccio da usare per le piantine del semenzaio. Adatto a chi è inesperto perché è impossibile sbagliare le quantità: usandone troppo non ci sono conseguenze negative.

Un elenco. Ecco i principali tipi di concime organico disponibili per l’orto biologico:

  • Letame bovino o equino
  • Stallatico essiccato (pellettato o sfarinato)
  • Compost
  • Humus di lombrico
  • Pollina
  • Guano
  • Cornunghia
  • Farina di sangue
  • Farina di ossa
  • Lupini macinati
  • Fondi di caffè
  • Sansa
  • Cenere di legna
  • Micorrize
  • EM (microrganismi efficaci)
  • Colture da sovescio

 Quanto concime mettere nell’orto

Quando e quanto concimare l’orto dipende da molti fattori, troppo poco concime può sfavorire lo sviluppo della pianta, eccessi di fertilizzante possono “bruciare” le piante, portandole a morire. Ci sono tre fattori su cui ragionare per decidere quanto concime usare:

  • Tipologia di terreno. Un terreno può essere più o meno ricco di sostanza organica. I terreni sabbiosi richiedono in genere una maggior dose di concime e in particolare di sostanza organica, utile ad ammendare il terreno migliorandone le caratteristiche. Nei terreni sabbiosi il concime si dilava facilmente per effetto delle piogge, per cui la concimazione è da fare più spesso, evitando i concimi a veloce rilascio. Per approfondire potete leggere l’articolo sui tipi di terreno.
  • Coltivazioni passate. Quanto è stato sfruttato il terreno negli anni scorsi? Il concime ha il fondamentale compito di ripristinare la fertilità, occorre valutare quanto apportarne anche in base alla storia colturale dell’appezzamento.
  • Coltivazioni future. Se stiamo preparando il terreno per una coltivazione molto esigente servirà una ricca concimazione, è il caso ad esempio di zucche, zucchine, peperoni e pomodori, altri tipi di pianta da orto chiedono meno sostanze, ad esempio con cipolle, aglio o ceci potrebbe non essere necessario intervenire se il terreno è già abbastanza ricco.

Quando concimare l’orto. Il periodo migliore per la concimazione dipende dal tipo di concime, in particolare da quanto è lento a rilasciare le sostanze, e dal ciclo del ortaggio da seminare.

Tipologie di concime biologico

Concimi di provenienza animale. Molti concimi derivano dalle deiezioni animali, ne sono esempio il letame, la pollina, il guano e lo stallatico pellettato. Anche l’humus di lombrico appartiene alla categoria, pur derivando sia dal letame che da rifiuti vegetali. Ci sono poi la cornunghia, la farina di sangue, la farina di ossa che provengono sempre dagli animali, seppur in modo più macabro.

Concimi di provenienza vegetale. La materia organica vegetale una volta decomposta diventa ottimo concime: è il caso del compost, dei lupini macinati, della cenere di legna, dei fondi di caffè e del cippato. Anche la sansa, ossia lo scarto della molitura delle olive per fare l’olio, è un buon concime vegetale.

Il sovescio. Una particolare modalità per arricchire il terreno dell’orto è la tecnica del sovescio, utilizzata spesso in agricoltura biologica. Invece di apportare sostanza con una concimazione tradizionale si tratta di predisporre una coltivazione preparatoria . La coltura da sovescio viene seminata non per essere raccolta ma per essere fresata nel terreno, incorporandola in modo che apporti sostanza organica ed elementi nutritivi. Il sovescio non è solo una tecnica per fertilizzare, può apportare molteplici benefici, come eliminare i nematodi, smuovere un terreno compatto, tenere sotto controllo le erbe infestanti. Esistono molteplici piante che possono essere utilizzate come sovescio, con diversi effetti.

Le rotazioni colturali. La fertilità del terreno si può mantenere anche con una corretta rotazione colturale. Ogni ortaggio preleva alcune sostanze e ne rilascia altre, si può risparmiare sul concime se si utilizza criterio nell’intervallare le coltivazioni. Ad esempio colture come i legumi lasciano il suolo arricchito di azoto, elemento utilissimo a tutte le altre orticole. Per approfondire ecco un articolo sulla rotazione delle coltivazioni.

L’orto sinergico senza concimi. L’agricoltura sinergica è una tecnica di coltivazione della permacultura, si fonda sul concetto che le piante stesse sono fonte di ricchezza per il terreno. L’azione delle loro radici, le sostanze che rilasciano, le foglie e i rami che cadono, sono elementi chiave che determinano la fertilità. Per questo motivo chi fa orto sinergico evita di lavorare il terreno e di usare qualsiasi genere di concime. L’agricoltura sinergica sfrutta le consociazioni e le rotazioni colturali per creare le condizioni giuste nell’ecosistema, con l’idea di lasciar fare il più possibile alla natura.

Concimi e preparati dell’agricoltura biodinamica. L’agricoltura biodinamica ha un particolare sapere relativo al compostaggio e alla fertilità del terreno, si utilizzano preparati peculiari quali il cornosilice, il cornoletame e il fladen. La biodinamica è una disciplina complessa, non un semplice modo per fare il cumulo del compostaggio. Per questo mi limito a citarla, se siete interessati consiglio la lettura di un testo specifico (ad esempio il manuale di Pierre Mason).

Microrganismi, micorrize, fermentati e zeolite. Ci sono tecniche di fertilizzazione naturale alternative, che non rientrano nella classica esperienza agricola occidentale ma che sono molto interessanti. Ad esempio le zeoliti, particolari tipologie di rocce capaci di trattenere acqua e nutrimenti, le micorrize, spore che entrano in simbiosi con l’apparato radicale delle piante, e il bokashi, materiale organico fermentato che grazie a microrganismi anaerobi mette a disposizione della pianta le sostanze nutritive.

La semina

Come e quando seminare nell’orto: consigli sulla gestione del semenzaio, su tecniche e periodi adatti alla semina.

Gli ortaggi

Le schede di coltivazione dei principali ortaggi. Dalla semina alla raccolta tutto quello che occorre sapere per ogni coltura.

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Dai tutori al rincalzo: come prendersi cura delle piante in campo. Tutto quello che serve sapere sulle principali operazioni colturali.

Irrigazione dell’orto

Come bagnare il terreno e quanta acqua serve alle piante: scopriamo la guida su come irrigare.

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Tenere sotto controllo le erbe infestanti senza chimica: dalla pacciamatura ai vari metodi di diserbo manuali o naturali.

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Difendere l’orto dagli insetti con metodi biologici: come riconoscere i principali parassiti e intervenire con insetticidi bio.

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Il raccolto

Il momento del raccolto: capire come e quando cogliere gli ortaggi nel modo migliore.

Sul balcone

Dalla scelta del vaso al terriccio, qualche trucco per fare l’orto sul terrazzo.

Il calendario

Calendario dell’orto e fasi lunari: mese per mese quando effettuare semine, trapianti, raccolto e lavori.

Attrezzi

Quel che serve sapere sugli attrezzi per coltivare, dalla vanga alla motozappa.

Libri e manuali

La biblioteca dell’orto: recensioni dei migliori manuali su come fare l’orto e altri libri di coltivazione.

Come iniziare a fare un orto da zero

Se volete incominciare da zero a fare un orto il primo consiglio che mi sento di darvi è di partire gradualmente, iniziando a coltivare quattro o cinque varietà di verdura, su una superficie non troppo estesa, possono andar bene ad esempio 20 metri quadri di orto come primo step. In questo modo prendete man mano confidenza con le tecniche di coltivazione e imparate a fronteggiare man mano eventuali problemi. Ogni anno potrete incrementare le dimensioni e soprattutto aumentare il numero di ortaggi, provando colture sempre nuove.

Certamente un orto può portare grandi soddisfazioni e permette di ottenere verdura sana e appena colta, con un risparmio sul bilancio familiare. Si tratta anche del’occasione di fare attività fisica all’aria aperta, a contatto con la natura. Se ci sono dei bambini è bello coinvolgerli: l’orto ha un forte valore educativo.

La lavorazione del terreno

La prima operazione colturale da cui si comincia per fare l’orto è la lavorazione del terreno, che si può con vari attrezzi. Chi coltiva grandi superfici si farà aiutare da un trattore, con ripuntatore, aratro o fresa, mentre per piccoli appezzamenti si usa una semplice vanga e magari una motozappa oppure un motocoltivatore. Un mezzo meccanico molto utile e troppo poco conosciuto è la vangatrice.

C’è molto da dire sul miglior modo per lavorare il terreno dell’orto: la coltivazione biologica beneficia del rispetto dei microrganismi che popolano il suolo e per questo l’ideale è rivoltare il meno possibile le zolle. Bisogna tuttavia strutturare il terreno in tempera rompendo la crosta superficiale perché sia drenante, ed evitare che mezzi agricoli come la fresa vadano a creare suole di lavorazione. Per approfondire si può leggere l’articolo su come preparare il terreno per l’orto, in cui si tratta più diffusamente di questo tema.

L’orto biologico

Fare l’orto con metodo biologico significa rinunciare all’uso dei prodotti chimici di sintesi che possono essere tossici per l’uomo o per l’ambiente. Si interviene quindi con soli trattamenti di origine naturale, senza pesticidi o diserbanti nocivi. Il risultato è quello di raccogliere verdura sana, con la tranquillità di sapere come è stata coltivata.

Praticare l’agricoltura biologica non vuol dire rinunciare a difendere l’orto da insetti e malattie: con una corretta pratica colturale e alcuni rimedi naturali si può prevenire e curare le patologie, mantenendo in salute le proprie piante.

La difesa biologica richiede attenzione e tempestività, ma non è solo fatta di interventi di fronte al problema. Il punto cardine è la prevenzione, attuata con pratiche agronomiche corrette, una buona gestione del suolo e un’attenzione alla biodiversità. Quando l’ambiente è stabile ed equilibrato e il terreno è in salute difficilmente si verificano avversità irrimediabili.

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