Filiera ortofrutticola troppo lunga o speculazioni di qualcuno?

Certo che i prezzi delle mele, pere, pesche, arance ecc. sono da capogiro; fanno eco radicchi, broccoli, zucchine ecc. Persino le patate, cipolle e carote, le più consumate per l’alimentazione quotidiana, si sono attestate a prezzi sproporzionati nei confronti del ricavato di chi li coltiva.
Perché, oltre alla lievitazione naturale a causa dell’ euro, si registrano prezzi sempre costanti ed elevati da diversi anni?
La Grande distribuzione compra a prezzi molto bassi e contrattati a prezzo fisso anche per periodi che vanno da una settimana fino a due o tre, poi ne fa cosa vuole. In pratica l’ultimo ( delle tre fasi essenziali: produttore, trasformatore/ distributore e venditore al dettaglio ) raddoppia il valore in un passaggio solo.
Considerando che le prime due fasi sono subalterne alla terza, la speculazione e garantita. Nessuna autorità controlla, e quindi la GDO fa i prezzi a ruota libera. Bisogna mettere una regola fissa: 1/3 a chi produce, 1/3 a chi trasforma e distribuisce e 1/3 alla vendita finale.
Questo andrebbe fatto per salvare il Made in Italy dell’ Ortofrutta!
Gian Battista

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