I disegni in bianco e nero a penna a sfera. L’uso di questo tipo di penna, detta “biro” dal nome del suo inventore ungherese, resenta delle analogie con l’impiego dell’inchiostro di china.
La biro, strumento spesso trascurato dai disegnatori, offre interessanti possibilità di utilizzo: si possono infatti ottenere sia un “effetto a penna” chiaro e deciso, come con il pennino, se pur con meno brillantezza rispetto a quest’ultimo, sia la morbidezza della matita.
Per queste sue caratteristiche la penna a sfera si presta sia alla realizzazione di soggetti che richiedono molto tratteggio.
Un consiglio utile per chi si accinge a usare questo strumento: è preferibile avere sottomano almeno due o tre penne da alternare tra di loro, poiché il colore della mano, alla lunga, fluidifica l’inchiostro che può alterare lo spessore del segno fino a creare delle macchie.
Quanto al procedimento è consigliabile fare prima un abbozzo a matita senza curarsi troppo dei particolari, usando poi la biro con leggerezza e a stacchi frequenti; l’effetto finale sarà raggiunto con un tratto, lungo o corto che sia, rapido e incisivo.
Questo modo di procedere e facilitato dai soggetti che presentiamo, nei disegni, se sono alberi, lasciano alla mano una certa libertà.