Le talee

Talea significa riprodurre per mezzo di una porzione di ramo con una o più foglie, o addirittura di una sola foglia o anche di un pezzo di fusto o di radice.

La scelta della pianta da cui prelevare i rametti da moltiplicare deve essere ben studiata, in quanto, come anticipato, tramite la talea si ottengono individui identici geneticamente a questa, e non soltanto per le caratteristiche visive, ma anche per altri aspetti importanti come la resistenza agli stress come malattie e parassiti, ma anche per la qualità e la quantità della produzione, se si tratta di elementi fruttiferi.

Naturalmente poi non è detto che le piante figlie col passare del tempo saranno identiche in tutto e per tutto alla pianta madre, perché sull’aspetto, la salute e la produttività di una specie incide anche una grande serie di altri fattori oltre alle caratteristiche genetiche: microclima del luogo in cui viene trapiantata, eventuali potature, concimazioni, irrigazioni, insomma tutto quello che dipende sia dall’ambiente pedoclimatico sia dalla nostra gestione.

Esistono talee legnose, semilegnose, fogliari ed erbacee queste si possono praticare in primavera, piena estate, fine estate e inverno.  Vediamo il come e il quando della riproduzione per talea.
La propagazione per talea non è realizzare con tutte le piante perché vi sono specie le cui talee non emettono radici o lo fanno troppo lentamente. Quando è possibile, la talea, è il metodo più usato perché permette di ottenere piante perfettamente identiche alla pianta madre, cosa impossibile partendo dal seme. In alcuni casi serve pazienza: il tempo di radicazione, cioè di emissione delle radici dalla talea, varia da specie a specie da 4-5 giorni fino a 4 mesi o più ancora.

La talea legnosa o di ‘legno maturo’, le talee legnose sono porzioni di rami ben formati che si prelevano dopo la caduta delle foglie e si conservano in fasci interrandoli per due terzi in sabbia umida in un locale fresco. Verso la fine di marzo, quando i rami avranno sviluppato un callo sulla superficie di taglio, i rami vanno interrati in cassette con terriccio e sabbia con almeno due gemme fuori dal terreno. Innaffiature regolari, l’emissione di radici avviene di norma in 20-30 giorni dopo di che la talea può essere messa nel terreno. Per le piante da interno, le talee devono essere piantate in torba e tenute in un posto caldo (18-22°C) e umido, meglio se coperte con fogli di cellophane.

La talea semilegnosa si ottiene prelevando parti di rami con foglie praticando un taglio trasversale. Il periodo migliore è tra giugno e settembre. La talea semilegnosa è adatta per esempio alla camelia e al rododendro. Per le piante che prediligono l’ombra, anche la talea va tenuta all’ombra. Per le piante da pieno sole, basta tenerle all’ombra durante la calura estiva.

Una talea fogliare viene utilizzata solitamente per moltiplicare le piante con foglie carnose e spesse, come per esempio le begonie. Si prende una foglia matura e la si adagia in un contenitore riempito con terriccio leggero e permeabile la pagina fogliare inferiore a contatto del substrato. Con una lama affilata si praticano sulle nervature delle incisioni distanti circa 5 cm. Le talee si svilupperanno dalle incisioni e quando avranno raggiunto i 6-10 cm andranno staccate e rinvasate.

Le talee di tipo erbacee di questo tipo si effettuano utilizzando l’apice dei germogli erbacei, ad esempio dei gerani. Si possono fare tutto l’anno per le piante da appartamento, per le altre invece il periodo migliore è giugno-luglio. Si tagliano i germogli subito sotto il nodo e si mettono le talee a radicare in un composto fatto di terriccio universale, sabbia e torba avendo cura di regolare il PH più indicato per la pianta.

Con le talee legnose ed erbacee si ottiene una più rapida e sicura radicazione nebulizzandole con acqua molto spesso, anche una decina di volte al giorno. L’umidità dell’aria abbondante è fondamentale, soprattutto per le talee erbacee perché limita la traspirazione.

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